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CI SIAMO…Middle Sea Race, confermata!

Se vuoi far parte dell’equipaggio, non esitare a contattarci per ulteriori info: infovelare@libero.it

Requisiti necessari: passione, minima esperienza, desiderio di partecipare, senza grandi ambizioni, alla regata più affascinante del Mediterraneo!

Richiesta compartecipazione spese.

La barca? Moana60!

Di cosa stiamo parlando?

LA REGATA 22 – 29 ottobre:

LA ROLEX MIDDLE SEA RACE è considerata una delle regate più belle al mondo.

Non esiste regata con un inizio più coinvolgente, al rombo dei colpi di cannone sparati sotto i bastioni del Grande Porto di Malta, quando la flotta parte per la grande avventura.

La combinazione di venti, il modificarsi dello stato del mare, la straordinaria varietà delle coste sfiorate lungo il percorso, sono tutti tasselli che compongono un puzzle complesso ed estremamente attraente per i navigatori che si accingono a partecipare a questa regata. La gara è una vera sfida per gli skipper e gli equipaggi provenienti da tutto il mondo, che devono essere al loro meglio per affrontare le difficili condizioni che variano costantemente.

Nel corso delle sue edizioni, la Rolex Middle Sea Race ha visto tra i suoi partecipanti famosi nomi della vela e dello sport, alcuni dei quali hanno ottenuto importanti riconoscimenti nel mondo e lasciato la loro impronta nella storia. Tra tutti ricordiamo Ted Turner, Eric Tabarly, Cino Ricci, Herbert von Karajan, Jim Dolan, Sir Chay Blyth, Sir Francis Chichester  e molti altri ancora.

Anche le barche che vi prendono parte sono pezzi importanti, spesso ideate dai più famosi designer del mondo; la categoria delle cosiddette “maxi” è sicuramente quella che più di tutte si è lasciata conquistare dalla Rolex Middle Sea Race.

La lista di grandi velisti include anche molti Italiani; si tratta d’altronde di una gara intorno alle nostre isole più belle.

Tra questi ricordiamo l’Ammiraglio Agostino Straulino, medaglia d’oro olimpica in classe Star, Cino Ricci e Francesco de Angelis, protagonisti nella Coppa America rispettivamente a bordo di Azzura e Luna Rossa. Ed è Italiano anche il vincitore dell’edizione del 1999 che riuscì a battere il record stabilito da “Mistress Quickly” nel 1978. Lo skipper Andrea Scarabelli l’ha clamorosamente superato guadagnando ben 6 ore rispetto al precedente record rimasto imbattuto per 20 anni.

Nata agli inizi degli anni ’50, la sua storia trova origine da una rivalità sportiva tra grandi amici, i fratelli Ripard – Paul e John –  e Jimmy White, un inglese residente a Malta, tutti membri del Royal Malta Yacht Club. A quei tempi i partecipanti alla gara erano principalmente militari britannici stazionari a Malta e le barche utilizzate erano vecchie barche scuola tedesche, impugnate dagli inglesi durante la guerra. All’interno del Royal Malta Yacht Club figuravano infatti solo pochi membri Maltesi, tra i quali c’erano Paul e John Ripard.

E’ stato poi nei primi anni ’60 che Paul e Jimmy, insieme ad un amico comune, Alan Green (che divenne successivamente il Direttore di Gara della Royal Ocean Racing Club), mapparono la corsa rendendo il percorso più eccitante e più lungo. Il percorso che ne risultò è quello tutt’ora utilizzato, con una lunghezza di 606 miglia nautiche.

Un’importante svolta d’immagine si ebbe nel 2001, quando fu eletta una nuova Commissione che apportò nuove idee nell’organizzazione della Middle Sea Race: furono introdotte innovative strategie di marketing e iniziò la ricerca per uno sponsor  primario. Nel 2002 la società Rolex iniziò a ricoprire questo ruolo e ne è tuttora il simbolo. Da allora la gara ha ottenuto anno dopo anno un record negli iscritti e visto aumentare incredibilmente la qualità delle barche partecipanti.

La 36° edizione della Rolex Middle Sea Race ha preso il via il 17 Ottobre 2015, con una presenza di 111 barche provenienti da 22 diverse nazioni e con dimensioni che variano dai 9 ai 25 metri di lunghezza.

La partenza è a La Valletta, nel Grande Porto di Malta; la flotta procede poi verso nord lungo la costa est della Sicilia attraversando lo Stretto di Messina, un tratto di mare noto per i suoi leggendari mulinelli. L’Etna è solitamente visibile dal versante del porto, con i suoi sbuffi di fumo e zampilli di lava che illuminano la notte.

Una volta attraversato lo stretto,  la corsa procede verso nord in direzione delle Isole Eolie con il loro vulcano ancora attivo, Stromboli, che emette costantemente getti di lava multicolorata in uno spettacolo mozzafiato visibile quando le barche virano ad ovest verso le Isole Egadi. Passando attraverso Marettimo e Favignana la flotta procede a sud verso l’isola di Lampedusa lasciandosi a poppa l’isola di Pantelleria.

Una volta doppiata Lampedusa, la flotta vira a nord-est per attraversare il Canale di Comino che separa Malta da Gozo e terminare la regata a Malta.

La 37° edizione avrà inizio il 22 Ottobre 2016.

LA BARCA: MOANA60

Tutto è cominciato un pomeriggio d’ottobre del 2011, siamo io e Valter (compagno di mille battaglie), sul bancone del bar come al solito una birra ghiacciata e via a raccontare aneddoti delle ultime rispettive vacanze in barca…io nel Tirreno, Sicilia e Sardegna;  Valter in Adriatico lungo le coste Dalmate.  A boccale quasi agli sgoccioli, Valter sussurra”…lo sai? Vendono il Moana!”. Ecco…detto fatto, non so ancora come, dopo sei mesi mi ritrovo a Ravenna assieme ad un nutrito drappello di persone, che di refitting e restyling nautico poco s’intendono, ma che hanno buona volontà da vendere. Poco dopo mi ritrovo a quattro metri d’altezza, con l’orbitale in mano e con fronte e naso appiccicati alla poppa del mitico Moana60. E’ stata rivista un po’ tutta: vele, scafo, motore, impianto elettrico, idraulico, elettronica,…

…a fine giugno 2012, dopo tre mesi di cantiere al 210%, eccola nuovamente in acqua pronta per salpare…E’ mia! anche se in realtà appartiene un a tutti gli amanti della vela e dell’Italia che và per mare.

“Moana 60 ha un cuore… Una storia di vita vissuta, un’anima al suo interno che viene trasmessa a chi naviga con lei. Moana parla con il suo equipaggio e racconta di onde alte dieci metri, di planate da urlo e velocità assurde fino a sfiorare i 30 nodi. La sua corazza però avvolge, protegge e non fa temere nessun mare perché lei stessa insegna a rispettarlo. Insegna l’umiltà perché le insidie sono sempre dietro l’angolo. Insegna a non avere paura di avere paura perché è l’atteggiamento giusto per non fare cavolate. Insegna l’amore perché navigare in mezzo all’oceano significa anche amore per il mare, per l’avventura e per la propria barca”.

Qualche numero!

Armo: cutter oceanico – Classe: 60 piedi open – Anno di costruzione: 1992 – Cantiere: Coop. Nautica – Lunghezza: mt. 18,25 – Larghezza: mt. 4,25 – Peso: tonn. 17.00 – Altezza albero: mt. 22.00 – Serbatoio acqua: n. 2 x lt. 500 – Serbatoio carburante: n. 2 x lt. 250 – Pescaggio: mt. 3,80

“Quel blù, che al largo, circonda i loro Atolli”, questo è quel che vuol dire: MOANA!

Moana è il nome che Franco Malingri ha destinato a tutte le barche create e varate dal proprio cantiere.

Disegnato e realizzato da Franco e Vittorio Malingri nel 1991 e costruito presso i cantieri Cooperativa Nautica di Fano, il Moana 60, fù il primo 60 piedi open italiano. Nel 1992 Vittorio Malingri prende il via prima alla Europe 1 Star, (ex OSTAR), e poi al Vendée Globe LA REGATA, giro del mondo in solitario, senza scalo, senza assistenza, doppiando i tre capi: Buona Speranza, Leeuwin e Capo Horn!

La rottura del timone lo ferma purtroppo a 1700 miglia da Capo Horn mentre si appresta a prendere il 4° posto. Dopo vari tentativi di procedere verso Capo Horn, e finire il giro, decide di ritirarsi e fare rotta su Tahiti. È una navigazione di 2600 miglia di bolina nel pacifico del Sud, senza timone.

Sempre con “Moana 60”, nel 1995, stabilisce il record per monoscafi alla Roma x 2.

Nel 1996 è terzo di classe alla Europe 1 Star: Vittorio aveva un budget di 60 milioni di lire contro i 2,5 miliardi di lire dei suoi avversari ma domina la flotta fino a poche miglia dall’arrivo.

Ripete lo stesso piazzamento alla Québec-Saint Malo di quell’anno. In quest’ultima regata accoglie a bordo una giovanissima e minuta ragazza inglese alla sua prima regata oceanica. Dopo questa esperienza, vedremo tutti l’ascesa di Hellen McArthur, la più grande navigatrice solitaria dell’era moderna.

Nel 1997 Moana viene affidata ad un giovane ragazzo di Cervia: Simone Bianchetti, pupillo dello skipper Cino Ricci, per una serie di regate oceaniche tra cui la “Bule-Dakar” e la “Ostar” oggi “Route du Rhum” classificandosi 26°. Simone Bianchetti successivamente fù il primo italiano a concludere la Vendèe Globe a bordo di un altro Open 60: “aquarelle.com”. Purtroppo ci lasciò  in un triste giorno di fine giugno del 2003.

Dal 1998 al 2004, Moana continuò a navigare e a competere nelle più impegnative regate del Mar Ionio, Adriatico e Tirreno.

Dal 2004 al 2011 la proprietà passa ad un gruppo, il “Team Moana 60”. Dopo un restauro durato un anno, il “primo open italiano” è al via di numerose regate d’altura tra cui la prestigiosa “Rolex Middle Sea Race” e oltreoceano il “Grenada Sailing Festival” e l’”Antigua Sailing Week”. In questo arco di tempo, quattro sono le traversate atlantiche da est a ovest e viceversa.

Dalla primavera del 2012… la storia è recente!  Scorrazza me e gli affezionati lungo le coste dell’Adriatico, dello Ionio e dell’Egeo… viene creata l’associazione “Moana60 Spirit of Sailing” con il fine di trasmettere e promuovere la filosofia dell’andar per mare. Da subito Moana con i nuovi armatori comincia a navigare. Il 2 luglio del 2012, dal bacino di San Marco di Venezia in Canal Grande, salpa alla volta della capitale Turca Istanbul (in passato prima Bisanzio poi Costantinopoli capitale dell’Impero d’Oriente); raggiunge le isole dello Ionio Settentrionale; la verdeggiante Korfù, la più grande e ricca di baie incontaminate Cefalonia, Itaca la leggendaria e Zante la misteriosa; raggiunge lo spettacolare stretto di Corinto e incontra le Isole Cicladi, Mikonos, Tinos, Siros,  risale il Mar Egeo per affrontare un nuovo stretto: i Dardanelli con il Mar di Marmara, per poi arrivare a Istanbul la prima mattina del 18 luglio. Nella stessa stagione Moana60, accompagnata da un fantastico Maltemi, veleggia nel Mar Egeo lungo le isole Sporadi, Cicladi, nel Dodecaneso e nel Mar Ionio organizzando: “crociere a vela a bordo di un Open60”.

Ora Moana60, aspettando di fare il “Gran Viaggio”, si è messa un po’ tranquilla; nel frattempo veleggia beatamente tra le incantate coste di Itaca, Cefalonia e Zante, regalando emozioni agli ospiti che desiderano assaporare atmosfere uniche di queste magiche isole, navigando su una barca altrettanto ricca di storia.

Attualmente è ormeggiata nel porto di Zante.