Giovedì e venerdì i ragazzi del triennio e del biennio sono stati coinvolti in due incontri differenti. Per Moana60 erano presenti il Nicola Pino, comandante di Moana60, Lorenzo geologo e referente delle attività associative a terra della Community Moana60 e Andrea, che ha sviluppato un progetto molto speciale. Dall’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, invece, erano presenti le socie volontarie Sabrina, Federica e Giovanni, che hanno portato la loro esperienza e il loro impegno nel campo della disabilità visiva.
I ragazzi hanno voluto dedicare la loro assemblea d’istituto per conoscere meglio le associazioni, imparare la loro storia e scoprire come siano riuscite a intrecciare sport, solidarietà e inclusione. L’aspetto che ha colpito particolarmente gli studenti è stato il racconto di come le due realtà si siano incontrate proprio a bordo del Moana60, barca a vela simbolo di inclusività, dove persone con disabilità visiva e senza si uniscono per vivere un’esperienza unica di navigazione.
Andrea, testimonial del progetto, ha avuto un ruolo fondamentale nel raccontare la sua esperienza. Negli ultimi anni, ha dedicato tempo ed energie alla realizzazione di un cortometraggio ambientato proprio a bordo del Moana60. Il film racconta le esperienze vissute dai membri delle due associazioni durante le navigazioni, unendo così le finalità associative della Community Moana60, che promuove l’inclusione e la cultura, alla visibilità delle persone con disabilità visiva. Il progetto cinematografico ha rappresentato l’occasione perfetta per testimoniare l’importanza della solidarietà e dell’inclusione anche nel contesto sportivo.
L’incontro con i ragazzi è stato anche l’occasione per parlare di un altro aspetto fondamentale: la creazione di un laboratorio culturale a bordo della barca, dove arte, sport e cinema si intrecciano per offrire un’opportunità unica di crescita e integrazione per tutti i partecipanti. L’attenzione alla cinematografia è una componente essenziale del progetto, che ha permesso a molti di riflettere sulla bellezza della diversità e sull’importanza di una società più inclusiva e solidale.
Queste due giornate hanno rappresentato un momento di sensibilizzazione e di condivisione di valori fondamentali per la crescita di una nuova generazione più consapevole e aperta. I ragazzi, entusiasti e motivati, hanno dimostrato un grande interesse, facendo domande, ascoltando le testimonianze e imparando come lo sport possa essere un potente veicolo di inclusione.
In conclusione, il progetto realizzato con Moana60 e l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Vicenza ha mostrato ancora una volta come la solidarietà, lo sport e l’arte possano intrecciarsi per creare momenti di vera inclusione, dove le differenze vengono abbattute e ogni individuo ha la possibilità di esprimersi liberamente, senza barriere.
Le due associazioni continuano a lavorare insieme con l’obiettivo di sensibilizzare le nuove generazioni e promuovere un mondo in cui l’inclusione sociale non sia solo un valore, ma una realtà vissuta ogni giorno.