Per descrivere in una sola immagine la bellezza della Grecia con le sue baie di sabbia bianca, il suo mare estremamente limpido e le sue aspre scogliere, si ricorre spesso alle fotografie della famosissima spiaggia del relitto situata a Zante, nel Mar Ionio, in greco detta Navagio (Ναυάγιο). Il panorama è mozzafiato e la spiaggia sembra essere la più fotografata al mondo, nonché una delle più belle.
Ma vi siete mai chiesti quale sia la storia del relitto che giace assopito su questa spiaggia, di quali avventure sia stato testimone o addirittura protagonista? La sua storia è singolare e ancora oggi avvolta in un alone di mistero.
Era il 1º ottobre 1980 quando la motonave Panagiotis, salpata dalla Turchia, navigava diretta in Italia con un carico di sigarette di contrabbando, probabilmente destinate ad essere smerciate dalla criminalità organizzata mafiosa. La Marina Militare greca nutriva dei sospetti sull’equipaggio, ed ingaggiò un inseguimento alla nave contrabbandiera. L’equipaggio, intuite le intenzioni della Marina, decise di tentare di nascondere la nave in una baia a nord di Porto Vromi, nell’isola di Zante; a causa del maltempo però, la Panagiotis si incagliò su di una secca nella baia di Agios Georgiou Sta Gremna e venne abbandonata dall’equipaggio in fuga. Fu così che la motonave Panagiotis scelse la sua dimora; a seguito del suo naufragio infatti si formò la bellissima spiaggia che tutti oggi conosciamo come Navagio (Ναυάγιο), che in greco significa appunto “naufragio”.
Gli abitanti dell’isola penetrarono nel relitto ed asportarono tutto il carico, consistente in sigarette e bottiglie di whisky. Per i successivi quattro anni, sull’isola vennero vendute sigarette “non ufficiali”.
La motonave Panagiotis fu costruita nel 1937 in Scozia, a Bowling sul fiume Clyde, dai cantieri Scott & Sons. Ordinata dalla società di navigazione J. & A. Gardner and Co. Ltd. di Glasgow, fu varata il 14 gennaio 1937 e immatricolata come MV Saint Bedan. Nel 1964 fu venduta alla società di navigazione greca M. Gigilinis & S. Kakassinas, di Tessalonica. Fu contestualmente rinominata Meropi. Nel 1966 la nave fu acquistata dall’armatore N. S. Kalfa e rinominata Charis. Infine nel 1975 venne acquistata dalla società di navigazione P. Lisikatos & Company del Pireo ed assunse il nome Panagiotis.
La baia del naufragio non può mancare come destinazione delle crociere con il Moana60; indimenticabili sono i tuffi nelle sue acque turchesi, i tramonti sul filo dell’orizzonte quando la spiaggia si spopola dai turisti e le notti solitarie all’ancora sotto il cielo stellato.