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Diari di bordo: l’estate a vela dei ragazzi del CampusLab25

By 7 Ottobre 2025Avvisi ai Naviganti

Diari di bordo: l’estate a vela dei ragazzi del CampusLab25

Ci sono esperienze che non si dimenticano, che lasciano un segno nel cuore e un profumo di mare nella memoria. Una di queste è quella vissuta dai ragazzi e dalle ragazze del CampusLab25, un progetto dedicato alla scoperta del mondo marino a bordo della barca a vela Moana60, sotto la guida esperta del comandante Nicola Pino e del biologo marino Andreas Marchiotti.

Un’avventura che comincia con il vento in poppa

Il primo equipaggio — Giacomo, Riccardo, Liam, Lorenzo e Pietro — è salpato da Porto San Rocco (Muggia) dopo una giornata introduttiva in cui si sono affrontate le basi della navigazione a vela e gli aspetti fondamentali legati alla sicurezza in mare.

La prima rotta ha puntato verso il Lazzaretto, unico lembo dell’Istria ancora territorio italiano, al confine con la Slovenia e nelle vicinanze di un’area marina regolamentata e tutelata. Un luogo di frontiera e biodiversità, perfetto per cominciare a esplorare il rapporto tra uomo e mare.

La costa istriana e la vita in baia

Sospinti da un maestrale gentile, i giorni successivi li abbiamo trascorsi navigando lungo la costa istriana, alla scoperta di baie tranquille e paesaggi che sembrano usciti da una cartolina. Fino a raggiungere Punta Salvore, dove il profilo della costa ci ha accolti con il suo silenzio e la sua bellezza selvaggia.

Le notti le abbiamo vissute all’ancora, sotto un cielo stellato e lontani dal rumore del mondo. In quei momenti, il mare ci ha insegnato a rallentare, ad ascoltare, a convivere. La barca a vela non è solo un mezzo di trasporto, ma uno stile di vita.

Dalla scienza in mare alla scienza sulla terra

Con le previsioni meteo incerte, abbiamo deciso di cambiare rotta e far vela verso Trieste, dove ci attendeva una tappa speciale: la visita all’Immaginario Scientifico. Un museo interattivo dove i ragazzi hanno potuto sperimentare, creare, discutere, stimolati da laboratori dove l’idea prende forma tra mani, mente e materiali di recupero. Un vero e proprio “cantiere delle idee”, dove la curiosità diventa motore di conoscenza.

Prima di attraccare, però, un momento magico: la navigazione lenta e silenziosa davanti a Piazza Unità d’Italia, la piazza più grande d’Europa affacciata sul mare. Vederla dal largo, illuminata, monumentale e viva, è stato come entrare in una cartolina che si muove: un’immagine che resterà impressa nella memoria di tutti.

Alla scoperta dell’Area Marina protetta di Miramare

Non poteva mancare una sosta alla Area Marina protetta di Miramare, la più antica area marina protetta d’Italia. Di fronte al porticciolo di Grignano, abbiamo dato fondo all’ancora per un’esperienza immersiva guidata dal biologo Andreas e da una guida specializzata. Tra echinodermi, celenterati, pesci ossei e crostacei, i ragazzi hanno toccato con mano la ricchezza sommersa del nostro Mediterraneo.

Cambio di equipaggio, cambio di rotta

Dopo il rientro a Muggia, il Moana60 ha accolto il secondo equipaggio: Arianna, Anna, Rossella e Camilla, accompagnate dal “veterano” Liam, che ha passato loro il testimone e raccontato la vita di bordo.

Nonostante un meteo più capriccioso — giornate di sole intervallate da qualche pioggia e colpi di vento improvvisi — abbiamo lasciato il porto diretti verso una baia tranquilla alle porte di Pirano, dove la vista della cattedrale alta illuminata dalla sera ci ha regalato un’emozione silenziosa.

Il giorno seguente, rotta di nuovo verso Punta Salvore, poi giù verso Miramare, dove i nuovi partecipanti hanno potuto vivere l’esperienza dell’area protetta e osservare da vicino i delicati equilibri che regolano la vita marina.

Un finale con vista sull’Antartide

La settimana si è conclusa con un incontro davvero speciale: la visita alla nave di ricerca italiana Laura Bassi, guidata dalla ricercatrice Daniela Accettella  e Lorenzo Grio (OGS) che ha raccontato ai ragazzi le sue quattro spedizioni in Antartide. Un esempio concreto di come la passione per il mare e la scienza possa diventare un lavoro straordinario.

L’ultima giornata, complice il maltempo, si è svolta in porto, ma non è mancato lo spirito di condivisione e riflessione. Porto San Rocco e il Marina Sant’Andrea   di san Giorgio di Nogaro ci hanno accolti con la consueta disponibilità, condividendo i valori del nostro progetto: educazione ambientale, rispetto del mare, uso consapevole delle risorse.

Grazie a chi ha reso tutto possibile

Un ringraziamento speciale al biologo Andreas, che ha accompagnato i ragazzi con entusiasmo e competenza, guidandoli tra snorkeling e racconti serali sul ponte. Nonostante la giovane età, ha saputo trasmettere passione e consapevolezza.

E un grazie anche alla Parrocchia di Laghetto, che ci ha fornito il pulmino per i trasferimenti a terra. Perché, come ci ha ricordato un ragazzo, il viaggio comincia appena si chiude la porta di casa.

CampusLab25 non è stato solo una vacanza in barca a vela. È stato un percorso di scoperta, di crescita, di meraviglia. Il mare ha parlato, e i ragazzi hanno imparato ad ascoltarlo.